VIVAVOCE
Lucio ha abbandonato le superiori e va a fare l’apprendista in una fabbrica di occhiali. Gli piace il suo lavoro, perché gli sembra di restituire la vista a chi non riesce a vedere bene. Unico rammarico è non vedere più la sua prof di italiano, che in classe faceva sempre leggere lui ad alta voce perché era bravo. E a lei Lucio voleva bene. Un giorno Lucio viene licenziato, e si trova a bighellonare per la città. Entra in una biblioteca e, per la nostalgia della lettura ad alta voce, finisce per aprire un libro e per leggerne l’incipit ad alta voce. Qualcuno che ha avuto modo di ascoltare il suo speciale ed emozionante modo di leggere gli offrirà un’attività di volontariato, da “lettore a domicilio”. Lucio andrà così a leggere ad alta voce in case e in ospedali, da anziani e da ammalati…