Il ricordo che non avevo
La primavera porta a Mattia, il protagonista di questo romanzo di Alberto Melis, una serie di novità, di scoperte, di avvenimenti non cercati, non voluti, ma necessari ad aprire uno spiraglio di luce nel passato della sua famiglia. Quel giorno infatti il nonno di Mattia, un anziano restauratore di mobili di origini polacche da tantissimi anni in Italia, viene ricoverato in grave condizioni in ospedale insieme al bambino di origine rom che ha cercato di salvare dall’incendio della casa in cui il bambino viveva con la sua famiglia. Mattia e sua madre scoprono così che il nonno frequentava abitualmente il vicino campo rom, che era conosciuto e apprezzato da molti e che parlava la loro lingua. Insieme all’amica Angela e a Nazifa Bebé, sorella del bambino ferito, Mattia comincia una lenta scoperta del passato del nonno, di cui lui non ha mai fatto parola. Un romanzo che mescola il presente e il passato: la condizione del popolo rom, la diffidenza nei suoi confronti, le vicende del Ghetto di Lodz dove nel 1941 vennero deportati circa cinquemila rom Lovara. Una storia che racconta del Porrajmos, lo sterminio del popolo rom per mano nazista, che spesso passa in secondo piano nel racconto dell’Olocausto.