Giobbe, Ciottolo e l’elefante
“Cercate di capire il paradosso della mia vita: sono un ragazzo costretto dalle circostanze a insegnare alla propria insegnante, a bastare a se stesso in mancanza di amici, a educare i propri genitori e a chiudere un occhio sulle loro stranezze, come se tutto questo fosse normale. Come posso sapere che cos’è normale e che cosa non lo è?
È così che Giobbe, detto Obbi, presenta se stesso: un intelligentissimo quindicenne di Tel Aviv, solitario, ostinato, abituato alle situazioni più stravaganti. Ma certo nessuna è stravagante come quella in cui si trova da quando, una mattina, il robivecchi arabo gli ha venduto Ollì, un enorme elefante africano spuntato da chissà dove.
Sarà l’affetto per il bestione a spingere Obbì nel deserto e a fargli intraprendere insieme a Ollì un lungo, impossibile viaggio verso l’Africa, con l’esercito israeliano alle calcagna… E, mentre tutto il mondo segue attentamente la sua impresa, Obbi continua a chiedersi: ma come fanno i “grandi” a non capire che qualcuno creatura, anche un elefante, ha diritto alla libertà?