Un cammello di troppo
Da un lato c’è lo stemma sul blazer di una scuola di lusso, un padrino miliardario, una vita di prima classe, dall’altra un padre cammelliere, un’esistenza errabonda e, soprattutto, un odioso cammello sputacchiante e puzzolente. In un panorama che cambia di continuo, Eno rimane attaccato al suo simbolo di snobismo come se, senza blazer, temesse di non essere più se stesso, mentre un’adorabile ragazzina si moltiplica con disinvoltura davanti ai suoi occhi affascinati. I temi dell’essere e dell’apparire, del fingersi diversi da ciò che si è solo per essere accettati: una storia intelligente su come si combattono i pregiudizi.